musica per piccolissime orecchie
Mamme in Sol entra all’Ospedale Sant’Anna di Torino per offrire ai neonati prematuri un’accoglienza musicale, che insieme all’affetto dei genitori e alle cure dei medici li aiuti ad ambientarsi nel mondo dove sono arrivati tanto presto.
L’Ospedale garantirà a tutte le famiglie di neonati prematuri che ne faranno richiesta un percorso di musicoterapia individualizzato, che si svolgerà in loco per tutte le settimane di durata del ricovero.
La voce è il primo contatto tra mamma e bambino, è il linguaggio privilegiato di una relazione speciale, il ponte tra vita uterina e vita postnatale.
Nella pancia il bambino è in continua relazione sonora con la mamma, attraverso stimoli come il battito cardiaco, la respirazione, il flusso circolatorio e naturalmente la voce. Al momento della nascita, oltre al contatto fisico rassicurante del ventre materno, il piccolo perde anche il riferimento a questo insieme di suoni conosciuti. Una perdita per lui tanto più traumatica quando il parto avviene pretermine.
La presenza sonora della mamma, attraverso la voce (parlato e canto) consente al neonato di ritrovare un suo equilibrio, sentendosi rassicurato e protetto.
Studi condotti in vari ospedali del mondo, dimostrano come il riconoscimento della voce materna contribuisca a rendere più stabili i cicli sonno-veglia, a prendere peso, a ridurre lo stress e la durata del ricovero. Il canto della mamma sembra inoltre facilitare l’inalazione di ossigeno e la regolarizzazione del battito cardiaco.
Il beneficio è anche per la mamma che, sentendo di contribuire in prima persona al percorso di miglioramento del neonato, si riprende meglio a sua volta, a livello fisico e psichico.
Attraverso gli incontri settimanali proposti da Mamme in Sol, le mamme (e i papà) potranno fare esperienza della propria voce, apprendere un repertorio vocale da riproporre ai loro bambini e imparare a usare la voce come mezzo di contatto privilegiato nella delicata fase del ricovero.
L’obbiettivo è poi continuare a sostenere la relazione mamma-papà-bambino anche dopo le dimissioni dall’ospedale, usando la musica come strumento di facilitazione della relazione e linguaggio più naturale per comunicare.
